Carenze organiche che si trascinano da vent’anni e divenute ormai strutturali, personale e sistema territoriale smantellato da anni di tagli. Tante riflessioni che fanno emergere le difficoltà toccate con mano durante la riorganizzazione improvvisa dei reparti e dei percorsi dedicati ai covid e nelle nuove Terapie Intensive aperte nell’emergenza. Questi i temi fulcro della Giornata Internazionale dell’infermiere celebrata dai dirigenti NURSING UP della Sardegna che hanno ringraziato pubblicamente le migliaia di professionisti che in questi mesi hanno lottato con tutte le proprie forze per garantire la salute dei sardi.
“Gli infermieri si stanno facendo carico di un forte stress psicofisico dettato – commentano dal sindacato – dalla paura di poter essere veicolo di contagio per i propri familiari e che li ha costretti a lasciare le proprie abitazioni per affittare alloggi momentanei o dormire su brandine e divani in stanze isolate e improvvisate delle loro case”.
Sono decine i professionisti contagiati dal virus durante il lavoro. “Il nostro sindacato sente il dovere morale, in questa particolare giornata, di ringraziare e sostenere tutti gli infermieri sardi e di augurare una pronta guarigione a quei colleghi ancora in isolamento. Siamo sicuri che sono e saranno sempre uno dei pilastri fondamentali del Sistema Sanitario Regionale e che una loro futura valorizzazione sia alla base del futuro della sanità sarda. I dirigenti Nursing Up della Sardegna rinnovano l’impegno ad intraprendere quotidianamente le iniziative sindacali necessarie alla tutela della salute nei luoghi di lavoro e al miglioramento delle condizioni contrattuali delle professioni sanitarie”, concludono.