Torna ad essere oggetto di discussione, la recente decisione di sospendere il servizio serale e quello del sabato nella mensa di via Premuda a Cagliari. Questa scelta, infatti, non può che destare preoccupazione.
Il 12 gennaio, gli studenti e le studentesse hanno occupato, per protesta, i locali della mensa in questione. Queste le parole della Mobilitazione Studentesca: “La mensa di via Premuda non solo serve l’intera zona di San Michele e di Is Mirrionis, ma è anche frequentata dagli studenti universitari che abitano la casa dello studente di Via Businco, i quali si ritroverebbero a percorrere lunghi tragitti vincolati all’uso e agli orari dei mezzi pubblici, aumentando il rischio di contagio e non rispettando il coprifuoco in atto”.
Il mese di Gennaio – piena sessione invernale – è un momento importante per gli studenti, in modo particolare per le matricole che già vivono una condizione di svantaggio e disorientamento. “L’ERSU – prosegue la Mobilitazione Studentesca Cagliari – dimostra, ancora una volta, che le priorità non sono i diritti degli studenti, ma gli interessi di chi, evidentemente, non solo non è a conoscenza dei problemi in cui versano gli studenti, ma è ben lieto di ignorarli, dimenticando che la legittimazione del proprio potere decisionale deriva proprio da questi ultimi”.
Non è tutto. Infatti, gli stessi studenti spiegano che, nel caso specifico di via Businco, sono circa 100 le persone che si ritroverebbero ad affollare le linee ctm 1 e 3, in un periodo dove la capienza dei mezzi è ridotta. Inoltre, molti di questi si ritroverebbero a dover cenare presso le cucine degli alloggi, non fruendo dei pasti mensa e incorrendo in ulteriori disagi.
“L’accesso presso le cucine – spiegano – è limitato a 2 persone per volta, l’orario di chiusura delle stesse è previsto, tassativamente, per le ore 23 e, coloro che per capienza massima non riuscirebbero a fruirne entro tale orario, rimarrebbero esclusi”.
Anche la Filcams Cgil di Cagliari, insieme alle rappresentanze dei lavoratori della Fp Cgil dell’Ersu, si uniscono al coro e manifestano la loro disapprovazione verso la decisione del Commissario straordinario Camoglio e della ditta appaltatrice Pellegrini di chiudere la mensa di via Premuda tutti i giorni a cena e il sabato anche a pranzo.
“È evidente che questa decisione penalizza sia i lavoratori che gli studenti, e non risponde affatto all’esigenza di evitare gli assembramenti imposta da questa difficile pandemia – ha affermato il sindacato –. Le altre mense aperte nella città di Cagliari si troveranno a soddisfare un numero maggiore di presenze, con grave danno sia per i lavoratori che per gli studenti costretti a spostarsi, utilizzando i mezzi pubblici, tra quartieri anche lontani fra loro”.
Decisioni, dunque, che non tengono conto della situazione emergenziale, dal momento che, limitare i servizi causerebbe un sovraffollamento nelle strutture di via Trentino e di Piazza Michelangelo e impedirebbe il rispetto delle norme anti contagio. Per tutte queste ragioni, dopo Reset Unica, anche Fp e Filcams manifestano vicinanza e solidarietà agli studenti e chiedono di riaprire al più presto la mensa, per garantire lo svolgimento delle normali attività lavorative e il diritto degli studenti di usufruire di un servizio essenziale.