Consiglio comunale concentrato su servizi, sanità, salute quello tenutosi a Macomer lunedì pomeriggio. Sei i punti discussi, tra i quali due ratifiche alle Variazioni al bilancio previsionale 2021/2023 deliberate in giunta e approvate all’unanimità.
Sanità e assistenza sanitaria è il tema sul quale il sindaco Antonio Onorato Succu ha prestato particolare attenzione raggiungendo rilevanti traguardi non solo per Macomer ma per tutto il territorio. Una vera e propria battaglia di civiltà – come lui stesso l’aveva definita – resa ancora più necessaria a causa della pandemia da Covid-19, che ha messo a nudo con più forza le criticità e le inadeguatezze che persistono ormai da anni nella sanità.
“Alla crisi generata dalla pandemia si somma anche la crisi profonda dei servizi sanitari fra cui quella della medicina di base – ha esordito il primo cittadino –. Vi è una profonda difficoltà nel reperire medici, e pediatri, di base, effetto diretto della politica pluriennale dello Stato italiano che ha chiuso le facoltà di medicina istituendo dei numeri chiusi non rapportati a quelle che sono le esigenze dei territori”.
Problema manifestatosi con il pensionamento di un medico di base della città e che vede, attualmente, 601 pazienti senza nessun medico di riferimento, situazione che andrà ad aggravarsi al 30 di aprile quando un altro medico andrà in pensione. Il Covid rende ancora più problematico il tema della sanità, soprattutto quando si entra nel campo delle vaccinazioni.
“Sono 23 i nuovi positivi oltre 10 persone in quarantena, con il pensiero che questa variante inglese stia prendendo piede anche in città – afferma il sindaco Antonio Succu –. Pericolosa non solo per i risvolti infettivi ma anche per la rapidità di contagio. Le vaccinazioni sono, purtroppo, molto indietro”.
Di forte impatto l’intervento dell’assessore Andrea Rubattu, il quale si era dimesso il 15 marzo scorso – per poi riprendere le sue deleghe assessoriali ieri, 30 marzo – per portare avanti un forte gesto di protesta ponendosi come portavoce di un intero settore – quello delle palestre – del quale lui stesso fa parte, posto allo stremo e messo al palo senza ragione alcuna anche quando le condizioni lo consentivano. Questione che è stata ulteriormente chiarita, nonostante fosse stata portata avanti, dall’assessore Rubattu, alla luce del sole, nel pieno rispetto a tutto tondo e a difesa non solo del settore in questione ma anche, cosa non da poco e per nulla scontata, della salute psico-fisica dei tanti frequentatori.
Queste le parole di Andrea Rubattu: “Fortunatamente ci troviamo di fronte ad una comunità che intelligentemente e razionalmente sa trarre le conclusioni su chi fa cosa e chi non fa. C’è una città che sa distinguere chi quotidianamente si prodiga e si spende con grande senso di abnegazione per la propria comunità e chi, invece, anche di fronte ad una pandemia non perde occasione per strumentalizzare e inveire contro chi governa. Credo sia opportuno sottolineare come l’istituzione del Comune di Macomer si sia prodigata ventre a terra per combattere questa pandemia. Abbiamo speso ogni singola energia, giorno e notte, a sostegno dei nostri concittadini, dalle misure del welfare alle misure sanitarie; siamo stati a disposizione 24 ore su 24; abbiamo istituito uffici appositi per stare vicino alla gente e colmare anche un gap tra le istituzioni sanitarie e i cittadini. La comunità ha capito che noi siamo qui e che lavoriamo per loro e non ci faremo trascinare nel terreno dell’odio e dello scontro da nessuno, soprattutto da coloro i quali hanno frainteso il ruolo di questa assemblea e di questa istituzione”.
Non mancano le precisazioni della vicesindaca Rossana Ledda sulle attività dell’amministrazione comunale volte a fronteggiare l’emergenza economica e sociale legata al Covid.
“Abbiamo subito messo a disposizione 150mila euro di risorse comunali, abbiamo rivolto particolare attenzione a chi era costretto a chiudere per la quarantena forzata e non aveva nessun tipo di supporto economico: mi riferisco al bonus straordinario delle partite Iva, primo in Sardegna. Non è tutto. In città, abbiamo oltre 10 attività che si occupano del benessere della persona, compresa una realtà importante come la piscina con tutti i flussi di persone che attrae in città, tutte attività che potrebbero garantire le misure di sicurezza alla pari di altre, senza dimenticare che la mancata riapertura delle attività riguardati il benessere della persona stanno causando danni gravissimi, soprattutto nei giovani condannati a questa sedentarietà forzata e alla loro mancata socialità”.
L’amministrazione comunale di Macomer si è da sempre posta strenuamente per la propria comunità, affrontando ogni tipo di tematica e problematica. Di grande rilievo, come pone in evidenza l’assessora Tiziana Atzori, è investire sulle politiche educative e per la famiglia.
“La famiglia è sempre stata al centro della nostra azione politica e continuerà ad esserlo perché la consideriamo il baricentro della società e della cultura della nostra terra. Mi voglio ricollegare a un post del sindaco e alla sua partecipazione al webinar Tour Family in Sardegna: al centro di questa puntata si è discusso di politiche familiari, denatalità e spopolamento. Anticipo che presto aderiremo al network dei comuni amici della famiglia, una rete che nasce con l’obiettivo di orientare, e sensibilizzare, le amministrazioni locali alle politiche per la famiglia e allo sviluppo delle strutture a esse dedicate. Questo ci permetterà di ottenere il marchio family friendly, che contraddistingue le città che promuovono e mettono in essere iniziative in particolare rivolte ai bambini”.
Verrà, inoltre, avviato un progetto culturale, educativo, formativo e ricreativo. “Un progetto a 360 ° a seguito di un lungo anno caratterizzato dalla contrazione dei rapporti sociali che ha creato un distacco e uno scollamento, soprattutto nel mondo giovanile – precisa l’assessora Atzori –. Vogliamo privilegiare la politica dello stare insieme attraverso la condivisione di spazi e attività comuni per permettere ai nostri giovani di avere uno spazio dove trascorrere le giornate in compagnia, all’insegna del divertimento e dell’attività l’aria aperta”.
Per quanto riguarda le variazioni di bilancio: “Inseriremo stanziamenti che ci permetteranno di apportare degli interventi risolutivi su alcune problematiche”, afferma il consigliere delegato al bilancio Marco Manus. 314mila euro per i cantieri Lavoras che, come specificato dall’assessore Mariano Cadoni, vedrà 4 progetti finanziati dalla RAS che consentiranno di occupare, per circa 8 mesi, 23 lavoratori. “Una circostanza di grande impatto sociale che consente a 23 nuclei familiari la certezza di uno stipendio mensile e, ad ultimazione del periodo lavorativo, di usufruire della disoccupazione”. Altri 90mila euro saranno destinati ad infrastrutture sociali. Un contributo che “arriva nel momento giusto” – ha sostenuto la consigliera Filomena Colleo. Infatti, grazie all’inserimento in bilancio di queste risorse, l’amministrazione comunale sarà in grado di effettuare degli interventi urgenti di messa in sicurezza e di messa a norma del centro diurno di Macomer e il centro anziani.