Anche a Cagliari, contemporaneamente ad altre centinaia di città italiane, le infermiere e gli infermieri scenderanno in piazza per un Flash Mob di protesta per rivendicare i propri diritti. L’emergenza Covid ha messo in luce il ruolo fondamentale di questa professione come pilastro della sanità nazionale e regionale.
L’obiettivo dell’incontro che si terrà sotto il palazzo del Consiglio Regionale lunedì 15 giugno alle ore 10 è riproporre alle istituzioni le richieste rimaste inascoltate per anni e che oggi “dopo mesi di promesse e di applausi alla categoria e averla celebrato infermieri ed infermiere come eroi cadono nuovamente nel vuoto”.
Tra le richieste che saranno avanzate durante il flash mob: uscita dal comparto sanità e stipula del primo contratto esclusivo per l’Infermiere; adeguamento dei salari e delle indennità alla media europea e a alle responsabilità acquisite negli anni dalla professione e non ultimo il superamento del vincolo di esclusività cosi come previsto per le altre professioni intelletuali; riconoscimento delle competenze specialistiche, valorizzazione dei percorsi di studi post laurea intrapresi; adeguamento delle dotazioni organiche ormai obsolete, come indicato da numerosi studi internazionali, attraverso lo scorrimento delle graduatorie, l’abbattimento del precariato e l’apertura delle mobilità tra regioni.
“Crediamo che questo sia il giusto premio, non per l’emergenza Coronavirus, ma per la professionalità che mettiamo in campo ogni giorno – spiegano dalla categoria – Il virus è stato solo una conferma della nostra abnegazione. Noi ci siamo sempre stati. Ora però siamo snervati dai riconoscimenti di circostanza, dalle parole antonimiche che un giorno ci corteggiano e quello dopo ci disprezzano. Adesso vogliamo coerenza dalle Istituzioni. Adesso vogliamo che si tramutino in concretezza. Per noi e per tutti i cittadini che usufruiscono del servizio sanitario”.