L’emergenza incendi in Sardegna continua. Dalle prime ore dell’alba, vanno avanti le operazioni di bonifica nel territorio dell’Oristanese devastato dalle fiamme in questi ultimi giorni. A terra operano le squadre delle Stazioni del Corpo forestale della provincia e finora si è reso necessario l’intervento di 185 agenti forestali.
In supporto, le colonne mobili CFVA di Nuoro e Sassari e le squadre dell’Agenzia Forestas. Il coordinamento delle attività terrestri e aeree è affidato ai DOS delle Stazioni del Corpo forestale di Seneghe, Cuglieri e al COP di Oristano, mentre sulle aree da bonificare è presente la flotta aerea regionale composta dagli elicotteri di Anela, Sorgono, Fenosu, San Cosimo, Bosa e dal Super Puma che trasporta la squadra del GAUF (Gruppo analisi e uso del fuoco) di Oristano. La SOUP linea spegnimento ha inviato 4 Canadair della flotta aerea nazionale, cui si sommano i 4 provenienti da Francia e Grecia.

La situazione resta critica per il rischio di nuovi roghi, e oggi è arrivato nell’Isola il Capo della Protezione civile nazionale, Fabrizio Curcio, che ha elogiato la macchina operativa sarda davanti a un disastro senza precedenti.
“In questa gravissima emergenza – ha dichiarato Curcio -, la macchina antincendio della Regione sarda ha mostrato efficienza e rapidità di azione, che hanno consentito di salvare vite umane. Un modello che sarà utile per le future riflessioni sull’approccio ad altre situazioni di crisi. L’organizzazione della Sardegna non è stata soltanto in grado di mettere in campo un grande spiegamento di forze a terra e di velivoli, ma ha anche attuato scelte tempestive che hanno consentito di salvaguardare vite umane. Il Presidente Draghi segue con estrema attenzione l’evolversi della situazione”.
Curcio assicura un rapido avvio delle procedure di ristoro per chi ha subito danni e, proprio sui sostegni per un pronto rilancio, è intervenuto anche il presidente della Regione, Christian Solinas: “Ora viene il momento di quantificare il danno e soprattutto programmare la ripresa, per consentire alle famiglie, alle aziende, ai nostri allevatori di ripartire (…). Desidero fin da ora ringraziare tutti coloro, dai Sindaci agli operatori ai volontari, che si sono impegnati con grande generosità in questi giorni drammatici, che hanno ferito profondamente la nostra terra”.
Emergenza incendi in Sardegna: le prime stime Coldiretti
E nelle ore che seguono la fase più cruda dell’emergenza nell’Oristanese, arrivano le prime stime Coldiretti sui danni provocati dagli incendi. “Superano sicuramente il centinaio le aziende agricole interessate, ci sono animali morti (pecore, capre, mucche, cavalli, asini e tante api) ma soprattutto alberi di olivo e scorte di foraggio andate in fumo, cosi come fienili e altri mezzi. Il paesaggio bucolico del Montiferru ha lasciato spazio al nero che adesso lo veste a lutto. Le ampie chiome verdi dei lecci, querce e sughere si sono trasformati in monconi neri”.
Una catastrofe ambientale cui si somma quella economica, “un disastro sotto ogni punto di vista – afferma la Coldiretti – con la distruzione totale delle erbe e delle essenze che sono alla base dell’alimentazione di pecore e mucche. Per ogni bosco andato in fiamme, ci sono danni all’ambiente, all’economia, al lavoro e al turismo”.
“Abbiamo chiesto all’Assessorato all’Agricoltura – aggiunge il direttore Luca Saba – di attivare la misura 5.2 del Psr a burocrazia zero dopo una immediata attivazione di una task force che possa rilevare i dati delle perdite subite dalle aziende agricole”.
“Apprezziamo anche l’iniziativa del presidente Solinas per un grande progetto di riforestazione di uno dei più importanti polmoni verdi della Sardegna – dichiara il presidente Battista Cualbu – che dovrà vedere protagoniste le aziende agricole, a cominciare dai tagli necessari sul bruciato e per la sistemazione del frascame per contrastare il dissesto idrogeologico, in un progetto di economia circolare in cui si tutela il suolo e si integra il reddito delle aziende agricole che presidiano il territorio”.
Allerta incendi: il bollettino della Protezione civile
La Protezione civile alza il livello di allerta per il pericolo incendio: per la giornata di domani, mercoledì 28 luglio 2021, è stato diramato un nuovo bollettino che evidenzia il rischio in particolare sulla fascia centrale del territorio regionale. Da Cagliari a Carbonia, Carloforte e Sant’Antioco, fino a Oristano, Nuoro, Olbia, Santa Teresa Gallura e La Maddalena, il pericolo incendio sarà dunque alto e classificato con codice arancione.

Incendi: la proposta Cia e l’intervento delle banche per la ripartenza
Cia-Agricoltori Italiani chiede al Governo centrale l’erogazione “in via straordinaria, immediata e automatizzata, dell’80% degli anticipi Pac agli agricoltori e allevatori sardi, senza oneri o costi aggiuntivi”.
Ora servono soluzioni tempestive e risorse utili a far fronte alla crisi economica e ambientale “a seguito dell’immane catastrofe che ha devastato l’Isola, con più di 20mila ettari di territorio incenerito dagli incendi, 1500 sfollati, aziende cancellate dalla furia delle fiamme, flora e fauna devastate.
Anche la galassia delle banche si attiva per sostenere imprenditori, agricoltori e allevatori duramente colpiti dal disastro, con lo stanziamento di plafond a sostegno delle imprese del territorio.