«La decisione di procedere a una delle innumerevoli “riorganizzazioni” colpisce, ancora una volta, le aree interne e montane della Sardegna con un furore che in realtà non si è mai placato in questi decenni: istruzione, sanità, mobilità, sicurezza sono da anni nel mirino dei ridimensionamenti». Sono queste le parole del presidente di Anci Sardegna, Emiliano Deiana, che ha deciso di scrivere una lettera al presidente della regione, Christian Solinas, ai parlamentari sardi, ai ministri Lamorgese e Provenzano contro la chiusura del distaccamento della polizia stradale di Fonni. Una forte polemica iniziata nei giorni con le dichiarazione della sindaca del paese barbaricino, Daniela Falconi, e poi con la presa di posizione sia degli stessi agenti che di alcuni partiti politici regionali. «I tagli, negli anni, – questa la denuncia di Deiana – hanno assunto nomi nuovi ed equivoci come “dimensionamento”, “riorganizzazione”, “economie di scala”, ma per le nostre comunità hanno sempre e solo significato l’abbandono da parte dello Stato del territorio. C’è stata e c’è una costanza che travalica i colori dei governi: quando c’è da tagliare si taglia nelle periferie, nei luoghi in cui maggiormente si sente la distanza dalle organizzazioni statali». A suo modo di vedere «il mantenimento, anche al di là delle pur discutibili ragioni economiche, di questi servizi essenziali è condizione necessaria anche se non sufficiente al mantenimento di una prospettiva di futuro nelle aree interne della Sardegna». «Basterebbe una conoscenza anche superficiale – cosa che non può verificarsi in casi come quello rappresentato dal Comune di Fonni – delle realtà territoriali dove la decisione va ad impattare per capire l’irrazionalità della scelta di chiudere il Distaccamento della Polizia Statale nella Provincia di Nuoro: uno dei pochi comuni a vocazione esclusivamente montana della Sardegna, una realtà socio-economica dinamica, una posizione geografica strategica sull’asse viario Nuoro – Lanusei fra il nuorese e l’Ogliastra, un territorio complesso con la presenza di estese aree demaniali. Se a questo si aggiunge la “tempistica” della decisione, in piena emergenza da Covid-19 – ci si rende conto della insensatezza della decisione». L’auspicio è quello che il governo Conte ritiri il provvedimento e «di attivare con l’Amministrazione Comunale un dialogo fattivo per ricercare le soluzioni migliori e rafforzare l’indispensabile presidio operativo di Pubblica Sicurezza in quel territorio».
Fonni: Anci Sardegna contro la chiusura del distaccamento della Polstrada
