E’ previsto per oggi dalle 11 alle 22 il flash mob virutale “Dateci voce” dedicato alle donne e che risponde alla domanda “Dove sono le donne?” Lunedì prossimo tre milioni di persone rientreranno in fabbrica, il 72% sono uomini. Dove sono la maggior parte delle donne? Ancora una volta relegate al ruolo domestico. E dove sono le nostre scienziate, virologhe, infettivologhe, ricercatrici, manager? Non nelle task force perché, come dice Angelo Borrelli della Protezione Civile, non ci sono donne in ruoli così rilevanti da poterne far parte. A chi antepone il genere al merito bisogna ricordare che sono spesso gli uomini a non essere lì per merito. E’ necessario cambiare le regole del gioco: meritocrazia come garanzia di qualità, valorizzazione delle differenze e rispetto del diritto di rappresentanza in ogni luogo decisionale del paese come stabilito dalla nostra costituzione. “La task force “Donne per un Nuovo Rinascimento”, promossa dalla Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, è una iniziativa a cui guardare con apprezzamento, purché non sia l’ennesima iniziativa delle donne per le donne, ma un progetto delle donne per il Paese – denuncia il comitato Dateci Voce – Tuttavia, non basta. Chiediamo quindi che fin da ora, all’interno delle Commissioni e delle Task Force costituite e da costituirsi, si valorizzi il talento femminile e che sia inserito un adeguato numero di donne capaci commisurato alla rappresentanza femminile di questo Paese, che è la metà della popolazione. Quattro donne su diciassette, infatti, non solo è un mancato riconoscimento al patrimonio di competenze femminili, ma non offre nemmeno una rappresentazione della nostra Italia”. Per ribadire la volontà delle donne di contare, essere presenti, prendere la parola, il flash mob virtuale invita a sostenere l’impegno a favore della diversità e della parità di genere postando foto di donne – e uomini – che indossano la mascherina con scritto “dateci voce” e taggando o menzionando i canali “Dateci Voce”.
Flashmob per la parità di genere sui social: “Dateci voce”
