Il Canale di Suez, una delle più importanti rotte navali del mondo, è bloccato da martedì: “Ever given”, un gigante acquatico di 220mila tonnellate, lungo 400 metri e largo quasi 60 si è incagliato di traverso ostruendo completamente il passaggio alle navi nelle due direzioni.
La causa, secondo le dichiarazioni dell’armatore, la società Evergreen di Taiwan, potrebbe essere stata una fortissima raffica di vento durante una tempesta di sabbia.
Stop alla navigazione per ora; le autorità del canale ne hanno ufficialmente dichiarato la chiusura. Nove rimorchiatori giganti, quattro escavatrici e due battelli draga sono al lavoro per disincagliare la Ever Given. L’armatore ha incaricato una società olandese, la Smit Salvage, la stessa che ha partecipato al recupero della Costa Concordia all’Isola del Giglio, e una società giapponese, la Nippon Salvage, di studiare e realizzare un piano per liberare il canale e far riprendere al più presto il traffico marittimo. A tutt’ora non sono riusciti a liberare il cargo.
Secondo la rivista Lloyd’s List, il blocco del Canale di Suez costa circa 9,6 milioni di dollari al giorno. Il canale che collega l’Europa all’Asia, ha una valenza altamente strategica. Sono state 18.829 le navi a transitarvi nel 2020. Finora sono circa 200 le navi in attesa di poter transitare nel canale.
Una nave di traverso e si blocca una parte consistente del commercio mondiale. Nel frattempo il prezzo del petrolio è già aumentato del 5%.
Aumentano anche i timori che le operazioni per rimettere a galla “l’enorme balena spiaggiata” si possano protrarre per settimane, se dovesse essere necessaria la rimozione del carico per disincagliarla.
Alcune navi cargo, fra cui sette petroliere e la gemella della nave incagliata, la Ever Greet, hanno preferito modificare la rotta e affrontare una navigazione più lunga circumnavigando l’Africa sulla rotta del Capo di Buona Speranza.
La porta container, proveniente dalla Cina e diretto a Rotterdam, batte bandiera panamense ed è operata dalla compagnia taiwanese Evergreen Marine.
L’incidente della Ever Given non è il primo ma è sicuramente la più grande nave a rimanere incagliata nel canale di Suez ostruendo la navigazione con pesanti ripercussioni per il commercio mondiale.
Il Canale di Suez è una via marittima di grande importanza: il 30% del traffico commerciale vi transita giornalmente. L’opera mastodontica, realizzata con il lavoro di 1,5 milioni di operai che hanno completato il lavoro in 10 anni, fu inaugurato nel 1869, rimase in mano ai francesi e agli inglesi fin dopo la II guerra mondiale ed è ora gestito dagli egiziani (Suez Canal Company).
L’Egitto ha un progetto per realizzare un canale parallelo che permetta la navigazione nelle due direzioni consentendo il passaggio giornaliero di 97 navi anziché 49 riducendo notevolmente anche i tempi di attesa.
Le autorità egiziane si stanno prodigando, per ora senza successo, per risolvere questa grave situazione e le compagnie di navigazione di tutto il mondo rimangono in attesa…