E’ emergenza fauna selvatica. Un fenomeno incontrollato che sta assediando le campagne ma diventato ormai sempre di più un problema sociale visto che stanno invadendo anche i centri abitati e le strade. La calamità sta distruggendo raccolti, campi, recinzioni e utensili da lavoro ma anche per proporre soluzioni concrete alla politica.
Il problema della fauna selvatica riguarda tutta la Penisola, Sardegna compresa, invasa da nord a sud: cinghiali soprattutto ma anche cornacchie, cervi, nutrie, volpi, cormorani, gazze, gabbiani, ghiandaie stanno scorrazzando nelle aziende agricole causando ingenti danni e rendendo la vita impossibile agli agricoltori e allevatori che oltre alle perdite non possono programmare.
La manifestazione nazionale si è svolta a Roma in piazza Montecitorio e in contemporanea in tutti i capoluoghi di provincia. In Sardegna la Coldiretti e tutti gli agricoltori si sono incontrati a Cagliari davanti al Consiglio regionale.
In mattinata i manifestanti, guidati dal presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu, hanno presentato al presidente del Consiglio regionale Michele Pais, agli assessori regionali Ambiente, Gianni Lampis, Agricoltura, Gabriella Murgia e Industria, Anita Pili, al presidente della commissione Attività produttive, Piero Maieli, agli otto capigruppo regionali, 20 consiglieri regionali e quaranta sindaci di tutta la Sardegna, le proposte di modifica alle leggi di riferimento per arginare il fenomeno.
Coldiretti Sardegna ha chiesto al Consiglio regionale di premere anche attraverso l’approvazione di un ordine del giorno per la modifica della legge nazionale di riferimento (la numero 157 del 1992) mentre per quanto di propria competenza di riformare la legge 23 del 1998 per consentire gli abbattimenti selettivi e sburocratizzare le lunghe procedure, assicurando risarcimenti adeguati.
All’unisono è stato ribadito l’esigenza che la fauna selvatica è fuori controllo e richiede un adeguamento della norma per poterne limitare i danni.
Dopo una discussione di oltre due ore, davanti al Consiglio regionale, con collegamento video con piazza Montecitorio, sia il presidente Michele Pais, che ha anche ricevuto una delegazione nei suoi uffici dopo essere intervenuto tra i manifestanti, che gli assessori, cosi come hanno fatto i capogruppo di maggioranza e minoranza, hanno preso l’impegno di votare un ordine del giorno per impegnare il governo nazionale alla modifica della legge 157 del ’92 e allo stesso tempo di modificare la legge regionale 23 del ’98 “in grado di consentire gli abbattimenti selettivi, snellire le procedure ed assicurare risarcimenti adeguati”.
“Un ottimo risultato per tutta la Sardegna – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu – perché la fauna selvatica è divenuta ormai un problema sociale con cinghiali e altri selvatici che si stanno avvicinando sempre di più anche nei centri abitati e sono causa di tanti incidenti stradali. La politica oggi ha dimostrato di essere vicina e di saper ascoltare il mondo delle campagne e i cittadini”.
La Regione Sardegna fa squadra con la Coldiretti e si unisce compatta alla battaglia per la modifica della legge nazionale sulla fauna selvatica, la numero 157 del 1992, e per l’adeguamento della regionale numero 23 del 1998.
“È un tema grave che va affrontato non in maniera ideologica ma concreta. La riforma – ha detto il Presidente intervenendo sul palco allestito sotto il palazzo del Consiglio regionale – deve prevedere regole che garantiscano il rafforzamento dell’autotutela degli agricoltori, la sburocratizzazione, la semplificazione e risarcimenti certi e veloci” .
L’iniziativa di oggi, ha aggiunto l’assessore Murgia, “rilancia l’allarme soprattutto sulla presenza incontrollata e pericolosa dei cinghiali e serve a richiamare l’attenzione su altre specie, come i cormorani e le cornacchie, particolarmente dannose per gli agricoltori e i pescatori sardi. Con una revisione delle attuali norme si otterrebbero meno burocrazia e maggiore economicità, liberando risorse per altri interventi a favore del comparto”.
“Anche la Regione Sardegna sostiene e condivide la campagna di Coldiretti che oggi si è mobilitata in diverse piazze italiane per chiedere nuove norme sul contenimento e sul controllo della fauna selvatica – ha detto o l’assessora regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, rassicurando gli agricoltori e gli allevatori sardi che stamattina hanno manifestato davanti al Consiglio regionale – Abbiamo affrontato più volte questo tema in Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni – ha sottolineato l’esponente della Giunta Solinas – e con tutti gli altri assessori abbiamo sollecitato il Governo a mettere mano alla riforma della legge 157 del 1992, adeguando l’elenco dei soggetti che possono intervenire per il contenimento e il controllo della fauna selvatica e facendo ordine sulla situazione dei corpi e dei servizi di vigilanza venatoria. Il coordinatore della Commissione, Federico Caner, ha anche chiesto l’attivazione di un apposito tavolo tecnico Ministeri-Regioni”.