Anche quest’anno la Delegazione regionale della Caritas Sardegna ha reso pubblico il rapporto annuale 2019-2020. In questo periodo di difficoltà ed emergenza sanitaria, le Caritas diocesane non si sono mai fermate e hanno saputo adattare e ridisegnare i progetti già decisi per soddisfare i bisogni e le necessità che la pandemia ha creato.
Il tema delle attività e dei progetti era già prima dello scoppio dell’emergenza Covid-19 quella della “povertà e salute” e andava a rafforzare e sostenere tutti gli aspetti concernenti il benessere della persona: non solo le attività ambulatoriali, ma anche le problematiche psicologiche insieme a tutti gli interventi che mirano a favorire un percorso di autonomia. Ben presto l’emergenza sanitaria si è trasformata in emergenza economica e sociale e sono aumentate le richieste, soprattutto di beni alimentari. Davanti a questa situazione le Caritas diocesane hanno incentivato i loro sforzi rispondendo ai bisogno del territorio con diversi progetti e attività ad hoc per i luoghi di loro competenza.
Nella diocesi di Alghero-Bosa la Caritas ha dovuto rimodulare i servizi già presenti sul territorio, interrompendo alcuni servizi per via delle restrizioni. I volontari hanno prestato aiuto e confortato i cittadini, rinforzando e ampliando il servizio di consegna a domicilio dei pasti. Questo è stato possibile grazie alla collaborazione tra Caritas diocesana, Caritas parrocchiali e altri enti di volontariato. In più l’associazione ha anche distribuito più di 1500 buoni spesa emessi dal comune per altrettante famiglie.
A Ozieri la Caritas ha potenziato la collaborazione con il Comune e continuato la sua opera di ascolto e accompagnamento, rimodulando le azioni durante il periodo di lockdown. È stata struttura di raccordo per tutti i privati che hanno donato beni di prima necessità per i più bisognosi. Numerose sono state anche le associazioni che hanno dato una mano nel reperimento dei beni utili e nella loro distribuzione: tra gli enti si annoverano la Protezione civile e le Compagnie barracellari, la sezione agroindustria e alimentare di Confindustria Centro Nord Sardegna.
A Sassari, la Caritas ha implementato il servizio mensa, attraverso la modalità della consegna a domicilio, per più di 3000 famiglie. Sono stati messi a disposizione 80 posti letto per la Prefettura da utilizzare per i sanitari, le persone in quarantena, e coloro che si trovavano a non avere una fissa dimora. Anche il Centro diurno Suor Giuseppina Nicoli, in armonia con le restrizioni imposte, ha continuato d offrire il servizio docce e lavanderia. La Caritas, in sinergia con le parrocchie ha dato conforto telefonico a coloro che ne hanno fatto richiesta, non lasciando nessuno abbandonato.
Anche la Caritas diocesana di Tempio- Ampurias ha tutelato la salute dei cittadini con la distribuzione gratuita di medicinali, la consegna a domicilio di questi, e in sinergia con altri enti no profit e istituzioni ha garantito agli anziani l’accompagnamento degli anziani dal medico di base o durante le visite ospedaliere. È stata avviata anche la collaborazione con psicologi e psicoterapeuti che possano aiutare i minori con difficoltà di relazione o di apprendimento durante il periodo di crisi e non solo, ma chiunque si senta sopraffatto dalla situazione emergenziale. La Diocesi ha poi donato circa 150.000 euro per le famiglie in difficoltà, distribuiti tra Tempio e Olbia, oltre a raccogliere e amministrare diverse donazioni di privati, fondazioni e Banca Mediolanum che hanno permesso di comprare beni alimentari e di prima necessità. Nel primo periodo di crisi, la Caritas ha inoltre distribuito per conto dei Comuni di Olbia e Tempio dei voucher messi a disposizione dalla Protezione Civile per il recupero crediti.
Un lavoro impegnativo che ha visto il lavoro infinito di numerosi volontari e il buon cuore delle persone che si sono strette virtualmente le une alle altre per cercare di non lasciare nessuno escluso. Accoglienza, ascolto, compagnia, solidarietà sono state le parole chiave, i principi che hanno guidato i progetti della Caritas in un momento di profonda crisi, cercando di contrastare la povertà sanitaria, quella economica ed educativa presenti nel nostro territorio