Una lacrima per la sconfitta, ma la consapevolezza di averci provato e scritto comunque un dossier valido per il futuro di Carbonia. La cittadina del Sulcis durante l’estate aveva realizzato il progetto “Carbonia: paesaggi dell’energia- Capitale Italiana della Cultura 2022” per tentare la candidatura come unico comune della Sardegna. “Carbonia ha le carte in regola per partecipare a questo concorso, e anche per vincerlo – spiegava con orgoglio la sindaca Paola Massidda – all’indomani della candidatura.
Il dossier “Carbonia: da capitale italiana del carbone a città della ricerca scientifica ecocompatibile, dove le miniere diventano musei e l’archeologia ritrova i suoi antichi splendori” stilato con precisione e cura dall’assessore all’Urbanistica Luca Caschili e dallo staff dedicato alla candidatura metteva a sistema azioni di recupero dell’identità storica e nello stesso tempo proiezioni verso l’innovazione attraverso cinque assi.
Corriere Sardo ha sostenuto con orgoglio e spirito di bandiera la candidatura della città di Carbonia anche attraverso banner promozionali volti a raccontare il dossier inviato a Roma per promuovere il centro sulcitano.
Purtroppo tutto ciò non è bastato nella dura competizione tra le 28 città italiane candidate che in questi mesi hanno lavorato per rientrare nella short list che oggi è stata stilata dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, guidato dal Ministro Dario Franceschini. La Giuria per la selezione della città «Capitale italiana della cultura» 2022, presieduta dal prof. Stefano Baia Curioni, dopo aver esaminato le ventotto candidature pervenute, ha selezionato i dieci progetti finalisti, così come previsto dal bando.
Entrano, dunque, nella shortlist delle città che parteciperanno alla fase finale della procedura di selezione i seguenti comuni e città metropolitane: Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Procida, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra. Le dieci città finaliste dovranno presentare i propri dossier alla Giuria in un’audizione pubblica, della durata di massimo un’ora, composta, per metà, dalla presentazione del progetto e, per l’altra metà, da una successiva sessione di domande.
Sarà compito della Giuria raccomandare al Ministro Franceschini il progetto di candidatura più idoneo alla designazione della città «Capitale italiana della cultura» per l’anno 2022 entro il 18 gennaio 2021, al fine dell’attribuzione del titolo da parte del Consiglio dei ministri. La capitale 2022 precederà Bergamo e Brescia che sono già state nominate capitali della cultura per il 2023, come omaggio per essere state il territorio più colpito durante la prima ondata della pandemia di Covid-19.