L’incontro del 9 settembre tra l’ATI Santamaria – Smei -Imera e l’amministrazione pareva privo di appello decretando la fine di oltre sessanta alberature della città di Cagliari, ma insieme al rumor delle decine di raccolta firme sulle piattaforme change.org, il centrosinistra ha chiesto un dibattito urgente sul verde pubblico che miri a bloccare il taglio delle caratteristiche piante del capoluogo
“Gli alberi e il verde fanno parte del nostro patrimonio culturale e paesaggistico – commentano Camilla Soru, Francesca Mulas, Francesca Ghirra, Rita Polo, Giulia Andreozzi, Fabrizio Marcello, Marzia Cilloccu, Matteo Lecis Cocco-Ortu, Guido Portoghese, Matteo Massa, Andrea Dettori, Anna Puddu, Marco Benucci – Non potremmo mai immaginare una città senza i ficus di viale Trieste, le jacarande nel Largo Carlo Felice e in via Dante, i pini di viale Calamosca e viale Buoncammino. Eppure il profilo di Cagliari potrebbe davvero cambiare in maniera drastica, se l’amministrazione dovesse realmente portare avanti il piano di taglio di ben 84 alberi programmato per ottobre”.
Le consigliere e i consiglieri del centrosinistra alla notizia dell’abbattimento degli alberi deciso a seguito di un monitoraggio svolto dall’associazione temporanea di imprese che dal maggio 2019 gestisce il servizio di cura del verde urbano a Cagliari spiegano che la decisione non è stata discussa in Consiglio comunale, la massima assemblea cittadina, ma è stata presa sulla base di una analisi agronomica su 1084 piante realizzata dall’ati Santamaria – Smei -Imera.
“Il tema del verde pubblico e della sua cura è un tema di grande importanza a Cagliari, per il grande valore culturale, storico, ambientale e paesaggistico che gli alberi e gli spazi verdi rivestono e per il ruolo prezioso per la salute dei cittadini. Molti alberi poi vivono in zone sotto tutela, e contribuiscono a delineare un profilo estetico ben preciso per la nostra città. Qualsiasi intervento di modifica o eliminazione non può essere avviato con leggerezza ma deve essere discusso e comunicato alla città, anche per valutare eventuali soluzioni alternative all’abbattimento”.
Per questo motivo il centrosinistra chiede che il presidente del Consiglio Edoardo Tocco metta in calendario al più presto un dibattito urgente sul tema del verde urbano, e lo fa con una richiesta formale appena depositata negli uffici, prima firmataria Camilla Soru (Pd) e sottoscritta dai colleghi e colleghe della minoranza: “Il regolamento del Consiglio cagliaritano prevede che un quinto dei consiglieri possa chiedere un dibattito su argomenti di particolare rilievo per la città – scrivono i tredici dell’opposizione. – E quello del verde pubblico e della sua cura è un tema particolarmente caro ai cittadini, come dimostra la grande mobilitazione di questi giorni sul progetto di tagliare 84 alberi. Si tratta di 31 jacarande tra il Largo Carlo Felice e viale Buoncammino, 9 ficus retusa in viale Trieste, ben 35 pini tra viale Calamosca, viale Diaz e viale Buoncammino, e poi ancora lecci, alberi di giuda e sophore in altre strade cittadine. Siamo sicuri che l’amministrazione non abbia altre vie oltre all’abbattimento? E nell’eventualità in cui non sia possibile evitare i tagli, il piano per la sostituzione è già pronto? Sono domande su cui il Consiglio comunale dovrebbe confrontarsi e trovare una linea comune per il bene della nostra città”.