Le RSU dello stabilimento di Assemini, delle società Eni Rewind ed Ing. Luigi Conti Vecchi, nonostante le rassicurazioni che le trattative fossero ancora in fase di scouting, sono a conoscenza di una cessione già avvenuta dell’impianto Cloro soda di Assemini.
A lanciare l’allarme sono Luigi Geraldo RSU Cisl insieme ai colleghi Fenu Fabio, Canu Alessandro, Nicola Arca, Matteo Nateri, Ivan Marinelli, Mascia Fabrizio.
Già qualche giorno fa si era parlato della trattativa in atto, ma ora le ripetute voci parlano di accordi già presi.
Si sarebbe aggiudicato la gara un competitor che avrebbe lanciato la migliore offerta pari a Zero euro.
“Si prospetta un finale già annunciato – affermano preoccupati i lavoratori – ovvero quanto avvenuto nel sito bresciano della Caffaro dove il gruppo Todisco, società in questione, ha acquisito le attività produttive, per poi abbandonarle e spostare parte delle stesse presso altri siti produttivi acquisiti nel frattempo”, sottolineano gli RSU. Nel sito citato oggi risultano 51 lavoratori in cassa integrazione.
“Questo deve essere un monito per ENI e per le amministrazioni locali, regionali e Nazionali- riprendono i lavoratori – Il sito di Macchiareddu non può permettersi alcun rischio dal punto di vista occupazionale, è necessario che Eni sostenga un piano di investimenti serio e reale capace di rilanciare il polo industriale e renderlo sostenibile a lungo termine”.