Alghero si continua ad attorcigliare tra comunicazioni confuse e lettere all’interno della maggioranza al solo scopo di misurare la forza in campo ed evitare un rimpasto che aprirebbe l’ufficialità alla crisi di governo e e indebolirebbe la già complessa struttura su cui si regge Porta Terra, in parte salvata dalla pandemia Covid che tutto giustifica.
Tutto, ma non i decessi. Protetta dalle mura catalane che hanno arginato l’arrivo del coronavirus in città, rimasto sempre sotto i sessanta casi – a detta del primo cittadino Mario Conoci – ora pare che lo scudo nella Riviera del Corallo stia venendo meno ed è scoppiato un focolaio all’interno del Centro Residenziale Anziani, come in tanti altri comuni.
Ma a detta del sindaco è tutto sotto controllo e tant’è che sottolineano dall’opposizione: “il sindaco, ha detto ieri in un video che sono stati fatti i tamponi a tutti i dipendenti. È una bugia, appurata, documentata: i tamponi ai dipendenti non vengono fatti da ottobre. Perché quelle dichiarazioni? Perché quel video? Si facciano urgentemente i tamponi a tutti i dipendenti del CRA. Farlo è assolutamente necessario per la sicurezza degli anziani, una risorsa per tutti, non uno scarto della società che si può abbandonare al proprio destino. Non si può tollerare una situazione gestita dal Sindaco così superficialmente. Bisogna fare immediatamente i tamponi anche per la sicurezza delle famiglie dei dipendenti che potrebbero essere già contagiati a loro volta ed essere diffusori del contagio”.
Situazione allarmante quindi se si tiene conto delle problematiche politiche che tengono banco in città e sulle quali il sindaco è impegnato e per il quale quindi la situazione al Centro Residenziale Comunale Anziani diventa un grattacapo da accantonare al momento.
“Per provare a spostare l’attenzione da sé – sottolineano le opposizioni in una nota – senza neppure rendersi conto dell’effetto boomerang, attacca chi lo ha preceduto, rimediando l’ennesima figura goffa. Accusare di “aver ridotto all’osso la struttura comunale” chi ha fatto concorsi pubblici, assumendo più di 50 persone a tempo indeterminato in comune, quando Conoci in un anno e mezzo ha bloccato tutti i concorsi è, infatti, goffo e anche un po’ patetico. Tra l’altro, anche per i dirigenti ha trovato i bandi pronti per le assunzioni, ma ha preferito attendere anche un anno per trovare chi a tutti i costi voleva in organico, senza definire ruoli e pesature dei carichi di lavoro. Sentire poi parlare di “aver ereditato una programmazione assente” – proseguono dal centrosinistra – da un sindaco che, l’unica cosa che sta facendo è agire in continuità grazie a progetti, finanziamenti e opere pubbliche progettate e messe in cantiere da chi lo ha preceduto, è addirittura offensivo al buon senso comune.
“La verità – sentenziano Gabriella Esposito, Pietro Sartore, Mario Bruno, Mimmo Pirisi, Valdo Di Nolfo, Raimondo Cacciotto, Ornella Piras – è che tutti i nodi vengono al pettine: otto liste, di cui alcune disconosciute dopo le elezioni dallo stesso Conoci, compresa la sua, create solo per abbattere il Sindaco allora in carica, non sono di per se’ sufficienti per governare. Tanto più se il primo cittadino appare sordo alle legittime aspirazioni del Consiglio Comunale e si limita a dire ai suoi: non esagerate! Con una velata minaccia di mandare altrimenti tutti a casa. Esagerare, su cosa? Quando sei forze partitiche di maggioranza esprimono l’insufficienza dell’azione politica, sempre più avvertita in città, in un momento difficile come quello che viviamo, non si può non cogliere l’allarme e la difficoltà evidente di dare risposte ai cittadini e alle imprese”, concludono dall’opposizione.