«Un giardino urbano, magari di macchia mediterranea, utile all’ambiente, senza pavimentazione, ma con un terreno scoperto in grado di drenare le acque meteoriche con dei sistemi che le trattengano ad uso irriguo per i periodi di secca», questa la proposta del coordinamento algherese dei Riformatori Sardi che propone una rivisitazione dello spartitraffico della passeggiata Bousquet utile a risolvere una volta per tutte gli allagamenti che si ripetono ad ogni scroscio di pioggia.
«Un esempio già esistente – spiegano – è stata la scelta di piantumazione dell’aiuola centrale spartitraffico di Viale Giovanni XIII, che oggi si è rivelata vincente rendendola bella e funzionale. Tale ideazione immaginiamo di replicarla effettuando un intervento di quel genere, ma ancor più ampio, lungo tutta la parte centrale della Bousquet, regalando un polmone verde al centro della città. Tale opera sarebbe indubbiamente di straordinaria bellezza oltre che di grande utilità».
I Riformatori algheresi propongono una soluzione dopo 20 anni di allagamenti, dovuti ai problemi di scolo delle acque piovane, causati da un sistema di raccolta costituito da un complesso sistema di caditoie, tubazioni e vasca di prima pioggia collocata sotto il Piazzale della Pace.
In teoria le prime acque meteoriche che precipitano, che dilavando le strade si caricano delle sostanze inquinanti depositate sulle superfici, dovrebbero essere separate e fatte confluire nel sistema di depurazione, mentre la pioggia successiva può essere fatta confluire in mare. I diametri delle condotte dovrebbero essere sufficienti alla quantità di acque da smaltire, così come le caditoie dovrebbero essere in numero sufficiente alla loro raccolta ed essere poste nei punti più bassi in modo da evitare la formazione di pozze d’acqua. Per anni si è dibattuto di verificare i collegamenti con la vasca di prima pioggia e la corretta pendenza degli stessi come anche i diametri delle condotte.
Oggi l’illuminazione dei Riformatori, che allo stato attuale governano in maggioranza ad Alghero con un consigliere comunale ed un assessore, potrebbe diventare la soluzione. «L’isola centrale (spartitraffico) dell’opera, sottoutilizzata da sempre, negli anni pare aver avuto solo la funzione di ospitare le palme (che ormai non ci sono più) e di ostruire il decorso naturale dell’acqua» chiariscono, definendo la loro «una scelta coraggiosa ed improcrastinabile, con un unico fine: quello di (salva-)guardare il futuro con forza e coraggio, senza arroccarsi obbligatoriamente in scelte avvenute nel passato». Il sistema proposto dai Riformatori viene definito dei “Rain Gardens” e, come da loro dichiarato, viene adottato già in molte città del mondo ed è in grado di «mitigare gli eccessi d’acqua piovana e di convogliarla in un unico punto dove saranno poi assorbite e metabolizzate dalle piante che opereranno una importante azione di fitodepurazione».