Ultimi capitoli sulla vertenza Air Italy. I liquidatori della compagnia sarda-qatariota, fallita nel 2020, confermano che l’ultimo confronto tra azienda e sindacati non ha dato nessun parere favorevole alle richieste portate in essere, oltre che dai lavoratori, anche dal Governatore della regione Sardegna Christian Solinas, dove si chiedeva la proroga degli ammortizzatori sociali fino al 30 di giugno e la valutazione di un nuovo piano industriale con la collaborazione del Governo nazionale.
“La Società – si legge ancora nella nota stampa – ha ribadito i motivi che non consentono soluzioni alternative al licenziamento, già indicati nella lettera di avvio della procedura, ed ulteriormente illustrato le ragioni che, allo stato, fanno ritenere non percorribile la soluzione del ricorso ad un ulteriore periodo di fruizione di un ammortizzatore sociale che, peraltro, non escluderebbe i licenziamenti, ma ne posticiperebbe solo il momento di intimazione. In particolare, la Società ha illustrato, da un lato, come non paiono sussistere i presupposti giuridici per accedere ad un ulteriore ammortizzatore sociale, alla luce delle attuali previsioni normative, e dall’altro, come i costi che la Società ha già sostenuto nel corso del 2020 a causa della situazione di emergenza sanitaria non consentono di aggravare ulteriormente i costi della liquidazione”.
L’ultima speranza rimane un intervento del Ministero del Lavoro. Come ha più volte ribadito Solinas, “la vertenza Air Italy è una questione nazionale non regionale”.