Non solo il 25 novembre, perché ogni giorno è necessario riflettere sulla parità di genere e sulla violenza contro le donne. Si è tenuto oggi in videoconferenza il convegno dibattito “Responsabilità e impegno delle Istituzioni e dei Media” in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
Tre le sessioni di approfondimento portate avanti durante la mattinata e coordinate dal presidente del Consiglio regionale Michele Pais che ha aperto i lavori. “E’ inaccettabile che ancora nel 2020 il fenomeno sia di così vaste dimensioni”, ha esordito Pais commentando i dati sulla violenza contro le donne aggravatisi durante la pandemia.
Nella prima sessione “Politico – istituzionale” è intervenuta la consigliera dei Progressisti Laura Caddeo che ha sottolineato quanto: “Il fenomeno affonda le sue radici sulla cultura di genere, fortemente misogina che caratterizza la nostra società. Finchè la donna sarà considerata inferiore non si risolverà il problema della mancata parità. Parlare del fenomeno è un dovere delle istituzioni per lavorare fin da ora sulle future generazioni”.
Maria Laura Orrù, Progressisti, ha ricordato quanto sia necessario un piano di investimenti per incentivare l’imprenditoria femminile. Programmazione di attività di sensibilizzazione durante tutto l’anno, reddito di libertà con fondi adeguati, certezza della pena per gli uomini maltrattanti e maggiore attenzione dei media nel linguaggio utilizzato sono stati l’oggetto degli interventi successivi delle consigliere Carla Cuccu e Desirè Manca (M5S), Annalisa Mele (Lega), Rossella Pinna (Pd), Elena Fancello (Psd’az) e dell’assessora agli Affari Generali Valeria Satta.
La seconda sessione “Comunicazione e Media” è stata aperta dall’intervento della presidente del Corecom Sardegna Susi Ronchi che ne ha coordinato i lavori. Monia Azzalini, dell’Osservatorio di Pavia ha presentato, in anteprima, i dati del progetto di ricerca Glocal Media Monitoring Project 2020 “Chi fa (la) notizia nelle Tv sarde?”, attività di monitoraggio promossa dal Corecom sulla presenza di genere nelle emittenti locali e nei tg Rai Sardegna e commentati poi dalla sociologa Elisa Giomi, commissaria AGCOM.
“Dal monitoraggio commissionato dal Corecom emergono dati in chiaroscuro – commenta la presidente del Corecom Susi Ronchi – Maggiore presenza delle donne interpellate come specialiste, espressione quindi di una sfida agli stereotipi. Dall’altro mancanza di spazi di riflessione sulle cause che determinano questi stereotipi. E’ necessario quindi stimolare anche con il contributo dei media questo dibattito affinché si vada verso un equilibrio”.
Nella terza sessione dedicata alla “Parità” sono intervenute Grazia Maria De Matteis, Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Francesca Ruggiu, Presidente della Commissione regionale per le Pari Opportunità e Maria Tiziana Putzolu, consigliera di Parità.