Con l’ordinanza numero 20 Christian Solinas traghetta l’isola alla fase2 della pandemia Covid-19.
Con i due decessi di quest’oggi e due nuovi contagiati il presidente non nasconde la necessità di mantenere alta la guardia e garantire una riapertura lenta, con un occhio costante alla curva di contagio e ai valori di media che garantiscono di stare sotto il livello d’allerta. Una riapertura che non è un “libera tutti”, ma con slanci in avanti quasi inaspettati.
Primo fra tutti, vera novità in campo nazionale e internazionale, la ripresa delle funzioni religiose, quindi la celebrazione delle Messe, con un protocollo di regole scelte dai Vescovi nelle diverse Diocesi regionali. Niente matrimoni, battesimi o cresime – definite dal nostro ordinamento come cerimonie -, ma sì a funzioni ordinarie, la classica messa domenicale quindi.
Seconda novità che differenzia l’isola dal resto dell’Italia è l’apertura dall’11 maggio delle attività inerenti servizi alla persona – saloni di parrucchieri, estetisti, tatuatori – salvo diversa valutazione in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus. Scelta d’apertura demandata ai sindaci dell’isola, con propria ordinanza, in funzione del numero di contagi nel comune.
“C’è l’esigenza di restituire al popolo sardo la graduale ripresa delle proprie attività personali ed economiche. La serrata, necessariamente prolungata fino ad oggi per proteggere la salute pubblica, ha generato problemi non solo nel tessuto sociale ed economico, ma anche turbato profondamente lo stile di vita e le abitudini cittadini. Occorre, dunque, ripartire, con estrema prudenza e con l’osservanza di norme che assicurino ancora il necessario distanziamento”, ha commentato il presidente nella diretta di presentazione delle nuove regole.
E la Sardegna dunque riparte, ecco il dettaglio:
- Sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute ma rientrano tra quelli necessari da lunedì 4 maggio anche gli spostamenti per incontrare congiunti
- Sì all’edilizia pubblica e privata;
- la cantieristica nautica e alla cura privata delle barche
- riaprono i parchi, le ville e i giardini dalle 8 alle 20;
- possibile l’attivita’ motoria all’aperto senza il limite dei 200 metri anche in bicicletta e con minori;
- sono consentiti sul territorio regionale gli sport individuali all’aria aperta, nell’ambito dei rispettivi centri sportivi con le dovute precauzioni e le turnazioni;
- l’addestramento di cavalli e cani;
- Riprende la pesca sportiva;
- è possibile tornare nelle seconde case insieme al proprio nucleo familiare purchè convivente;
- prendersi cura di orti, frutteti e giardini e aree verdi pubbliche;
- È consentito l’allenamento e l’addestramento di animali da affezione e da caccia nelle apposite aree attrezzate;
- Riprende la vendita di cibi d’asporto, l’attivita’ delle agenzie immobiliari e finanziarie, la toelettatura per i cani, la raccolta di legna, funghi, foraggio, la tosatura delle pecore;
- dall’11 maggio sì anche a esercizi commerciali di abbigliamento, calzature, gioiellerie, profumerie
Tutte le attivita’ dovranno ovviamente svolgersi nell’osservanza delle regole di distanziamento e di igienizzazione e con l’uso dei dispositivi di protezione individuale ormai richiesti durante tutta quarantena.
Per porti e aeroporti si dovrà attendere, le regole sono le stesse in vigore dalla fine di marzo.
Dettagli e specifiche nell’ordinanza allegata e scaricabile in formato pdf.