E’ iniziata questa mattina alle nove la fase due dello screening “Sardi e Sicuri”, il progetto voluto dalla regione Sardegna con il microbiologo Andrea Crisanti – presente da questa mattina – e avviato da Ares ATS Sardegna nei 23 comuni dell’Ogliastra per la verifica dei cittadini positivi al covid-19.
La prima parte si è tenuta il 4 e 5 gennaio e in quei due giorni si sono sottoposte a tampone rapido quasi trentamila persone – 29.936 – con un tasso di positività dello 0,05%
Da oggi saranno invece, su tutti i negativi al primo esame saranno utilizzati tamponi antigenici immunofluorescenti – che danno il risultato entro le 24 ore.
Due giorni di esami anche questa settimana – dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 – con l’obiettivo di superare i 29 mila tamponi come nella prima fase.
Rispetto ad una settimana è cresciuto però il malcontento tra i cittadini di Ussassai che auspicavano che la visibilità dello screening li aiutasse a risolvere l’annoso problema del medico di base, assente da tre anni dal comune. Un flash mob e lo sciopero dei test per ricordare che a sanità è tutta e che ci si deve ricordare dei territori non solo quando aiutano a risolvere l’emergenza. La problematica dei medici di famiglia, così come dei pediatri di libera scelta affligge ormai numerosi comuni dell’isola, ma la condizione della viabilità dei comuni ogliastrini non consente una facile mobilità per avere lo studio medico in condivisione.
Nel frattempo aumenta la percentuale di vaccinazioni è arrivata all’81,2% – la media nazionale è del 70% – e l’isola è ora al sesto posto nella classifica delle regioni italiane. Oggi ci sarà una battuta d’arresto per l’arrivo delle nuove dosi di medicinale Pfizer spettanti alla Sardegna. Le ultime 16.380 fiale – delle 33mila totali – dovevano arrivare questa mattina, ma la consegna slitterà a mercoledì.