SASSARI – Sono terminati quest’oggi, giovedì 7 gennaio, i lavori nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di viale San Pietro. Trenta giorni di lavoro per trenta posti. Gli interventi di adeguamento al piano terra della prima “Stecca Bianca” sono stati realizzati a tempo di record, dal 7 dicembre 2020 ad oggi. Ad occuparsene sono state due imprese, la Intercantieri Vittadello Spa di Pordenone e la Tepor Spa di Cagliari, vincitrici del bando di gara aperta indetta a livello nazionale dal commissario per l’emergenza sanitaria Covid, Domenico Arcuri. In un mese son stati realizzati pavimentazioni e rivestimenti, nonché completamento e adattamento all’emergenza degli impianti elettrici, telefonici e trasmissione dati. Sono stati installati anche impianti di sicurezza, telecamere, antincendio, condizionamento e gas medicali. Nella seconda metà del mese, a partire dal 20 gennaio si stima il trasferimento degli arredi e dei primi pazienti.
<<I tempi e gli impegni sono stati rispettati e nell’arco di 30 giorni siamo riusciti a terminare i lavori edili. Questa, per il momento, diventerà l’unica terapia intensiva Covid dell’Aou di Sassari e al suo interno confluiranno le altre tre terapie intensive Covid attive in questo momento. Il risultato atteso è quello di una ottimizzazione delle risorse umane mediche e infermieristiche e una unificazione dei processi clinico assistenziali. Abbiamo dimostrato che le cose si possono fare in fretta e per questo dobbiamo ringraziare il raggruppamento temporaneo di impresa che ha vinto la gara e che ha lavorato giorno e notte e il nostro Ufficio tecnico>>. Queste le dichiarazione del commissario straordinario dell’Aou di Sassari Antonio Spano. Mentre il responsabile dell’Ufficio tecnico, Roberto Manca, ha aggiunto: <<La struttura dovrà adesso essere arredata quindi seguiranno i collaudi necessari delle apparecchiature e sull’impiantistica. I nostri collaudi si chiuderanno nell’arco di tre o quattro giorni>>.
Inoltre l’AOU comunica che una volta finita la pandemia si procederà con un’ulteriore fase di lavori, fino alla creazione di una struttura moderna, conforme agli standard di qualità e sicurezza previsti dalle vigenti norme sanitarie. Gli interventi erano stati avviati già nel 2013 e interrotti per via del fallimento dell’impresa vincitrice dell’appalto. Solo nel 2019, al termine di complesse vicende giudiziarie seguite al fallimento, l’AOU si è occupata di proseguire con il completamento dell’opera.
Si tratta di una risposta concreta alle esigenze dettate da questa terribile pandemia. Basti pensare che da marzo a maggio 2020 i pazienti Covid positivi ricoverati in terapia intensiva presso l’AOU di Sassari ammontavano a 30, mentre nel periodo compreso tra agosto e oggi ne sono stati registrati circa un centinaio.