«Tutti gli ospiti e gli addetti della Casa protetta “L’Ancora”, presente al San Giovanni Battista, sono risultati negativi al tampone eseguito nei giorni scorsi».
A dare l’annuncio è stato il sindaco di Ploaghe, Carlo Sotgiu che, tuttavia, dà una notizia che lui definisce «meno trionfale»: «Nei giorni scorsi ho saputo che l’Unità di crisi sul Covid ha visitato gli edifici del SGB per verificare l’ipotesi di portare presso gli “Ulivi”, i pazienti (dimessi dagli ospedali e “negativizzati”) per la quarantena. Pare che l’unità abbia visitato anche altri centri in altri comuni. Ora mi dicono, informalmente, che la scelta potrebbe ricadere proprio su Ploaghe e tutto questo senza averne preventivamente parlato con me o con l’amministrazione».
«Dico chiaramente – queste ancora le sue parole – che non sono d’accordo, che questi pazienti potrebbero avere bisogno di ulteriori cure ed è meglio stiano in locali nei pressi degli ospedali e che, soprattutto, significherebbe portare all’interno di una struttura che ospita pazienti già in condizioni delicate, persone comunque potrebbero “ripositivizzarsi” come emerge dalla recente letteratura».