Rallentamento campagna vaccinale nel Comune di Olbia. Continuano a presentarsi nell’Hub gallurese problemi logistici legati all’assortimento delle dosi da inoculare ai pazienti chiamati secondo le fasce di età e la fragilità per patologia.
La settimana scorsa diverse le segnalazioni da parte degli utenti della mancanza di vaccini Pfizer, confermata dalla Assl di Olbia con una nota stampa dove si specificava che le dosi di Pfizer disponibili servivano ad effettuare i richiami nei soggetti che avevano già avuto la prima dose e non riuscivano a coprire prime dosi.
Ne giorni seguenti è capitato che molti sessantenni in lista per essere vaccinati con AstraZeneca abbiano disertato l’appuntamento.
Su questo è intervenuta sempre la Assl di Olbia con nota stampa con le dichiarazioni dell’infettivologo Marco Cilliano ”Il vaccino non si sceglie temendo gli effetti collaterali, confondendo la vulnerabilità con un aumentato rischio di reazioni avverse. La estrema vulnerabilità indica la necessità di immunizzare quanto prima, e col vaccino che potrebbe avere maggiore rapidità ed efficacia, i pazienti affetti da gravi patologie o che ricevano terapie che portino a severa immunodepressione. In questi pazienti è preferenziale l’utilizzo di vaccino a mRNA come il Pfizer, negli altri, in particolare di età compresa tra i 60 e 80 anni è raccomandato l’utilizzo quanto prima del vaccino AstraZeneca, in tutta sicurezza e con protezione da malattia severa pari a quella del vaccino Pfizer. Rinunciare, o rimandare inutilmente di giorni la vaccinazione, nella speranza di ricevere il vaccino Pfizer, annulla tutti i benefici della vaccinazione ed espone ad alti rischi di malattia chi ha età compresa tra i 60 e 80 anni”.
Nella giornata di ieri – come riferito da alcuni utenti – succede che a mancare siano proprio le dosi di AstraZeneca. Le persone in coda hanno ancora una volta dovuto abbandonare il campo dopo aver fatto la fila.
In vista di un riassortimento, previsto forse per la giornata di venerdì, la campagna continua con le dosi Pfizer per gli ottantenni non ancora vaccinati (800, secondo il dato riferito dal sindaco Settimo Nizzi un paio di giorni fa) e per i soggetti fragili.
“Nonostante i continui disagi e ritardi bisogna continuare a credere in questa campagna vaccinale – riferisce un lettore – i numeri comunicati dal sindaco fotografano una situazione di allarme. Con oltre 600 positivi ufficiali, tanti positivi non tracciati e gli ospedali in affanno il vaccino continua ad essere l’unica strada percorribile per uscire da quel disagi sociale ed economico in cui versa la città”.