“L’impegno della Regione sull’ospedale San Francesco di Nuoro è totale”.
Lo dichiara l’assessore della Sanità, Mario Nieddu in risposta alle ultime polemiche politiche sulla situazione del nosocomio del capoluogo barbaricino. “La pandemia, in questa nuova fase, ha avuto un forte impatto su tutte le strutture dell’Isola, con dinamiche che non differiscono con quanto sta accadendo in altre regioni o al di fuori dei confini nazionali, in sistemi sanitari che non hanno conosciuto i tagli e il depauperamento che il nostro sistema ha vissuto per anni”, precisa l’esponente della Giunta Solinas. “Dall’inizio dell’emergenza – prosegue l’assessore – siamo stati impegnati a dare risposte al territorio riorganizzando le forze in campo e intervenendo per risolvere criticità che arrivano da lontano. Abbiamo impostato la nostra azione per rispondere all’emergenza senza dimenticare chi soffre a causa di altre patologie”.
“L’attuale scenario – prosegue Nieddu – ci ha costretto a trasferire il reparto di Oncologia, una scelta che solo un mese fa ritenevamo potesse essere evitata. Non abbiamo, però, rinunciato a garantire ai pazienti le cure di cui hanno bisogno, mantenendo il servizio nelle stesse condizioni, anche nel nuovo assetto, in sicurezza. Nelle ultime settimane la Regione ha attivato i Covid-hotel e abbiamo varato un cronoprogramma per i prossimi quaranta giorni, con attivazione di posti letto per pazienti positivi in diverse strutture della Sardegna, con l’obiettivo di allentare la pressione sugli ospedali e in particolare sui pronto soccorso – spiega Nieddu – Abbiamo dato mandato ad Ares-Ats di scorrere – prosegue l’assessore – tutte le graduatorie aperte per il reclutamento di nuovo personale e stiamo procedendo all’assunzione di medici per incarichi in risposta all’emergenza Covid grazie a un avviso pubblico che ha ricevuto oltre settecento manifestazioni di interesse. Stiamo potenziando la medicina del territorio e i servizi di Igiene pubblica per incrementare la nostra capacità di tracciamento e rendere più facile ed efficiente il sistema di comunicazione con i cittadini e i sindaci”. “Abbiamo allestito in tempi rapidi l’ospedale da campo grazie al grande impegno di Protezione Civile e Croce Rossa. Abbiamo attivato sinergie fra le istituzioni e grazie all’accordo tra Regione e Ministero della Difesa arriveranno medici e infermieri militari per gestire i venti posti letto nella struttura mobile. Un lavoro in uno spirito costruttivo”.
“Stiamo lavorando concretamente e costantemente – conclude Nieddu – chi evoca commissariamenti solleva polemiche strumentali in un momento in cui si dovrebbe fare fronte comune contro il virus, nell’interesse dei cittadini”.
A supporto e a completezza delle dichiarazioni dell’assessore interviene anche il consigliere regionale della Lega e ddel consiglio comunale nuorese Pierluigi Saiu. “Sono 12 i nuovi medici che tra oggi e domani prenderanno servizio al San Francesco di Nuoro: cinque nel Pronto soccorso e altri sette nei reparti Covid. Un primo passo per dare respiro all’ospedale nuorese, che sta combattendo con i suoi medici, infermieri, tecnici e operatori sanitari la battaglia contro la pandemia”.
Saiu questa mattina è stato al San Francesco per verificare personalmente la situazione dell’ospedale. “In questo momento più che le polemiche è necessario collaborare e agire insieme: le istituzioni a tutti i livelli devono collaborare, così come tutti i rappresentati del territorio. Diversamente vincere la guerra contro il Covid sarà impossibile. Alimentare polemiche non è generoso rispetto al lavoro e al sacrificio di tante persone, a cominciare dal personale sanitario. Anche oggi sono andato al San Francesco e insieme ai problemi ho visto il lavoro, l’impegno, la dedizione di tantissime persone. Dobbiamo lavorare insieme, evitando le strumentalizzazioni al solo scopo di colpire gli avversari politici”.
“Il nemico, adesso, – ha affermato Saiu – non è l’assessore o il Presidente, adesso l’unico nemico è il virus. Sfruttare le difficoltà connesse alla pandemia per alimentare la polemica politica è squalificante e indebolisce tutti”.
Il consigliere della Lega ha poi proseguito: “Le ambulanze sostano fuori perché nel pronto soccorso ci sono malati Covid ricoverati. È un problema che deve essere risolto e sul quale l’azienda e l’ospedale stanno lavorando. Con l’attivazione del reparto all’undicesimo piano, con l’entrata in funzione dell’ospedale da campo (così come garantita dal sottosegretario alla difesa Calvisi) e con i nuovi medici che hanno preso servizio, proprio in pronto soccorso, la situazione dovrà cambiare. L’attivazione del nuovo reparto di terapia intensiva fornirà assistenza ai malati Covid più gravi, grazie anche ai nuovi medici che prenderanno servizio a fine mese proprio in quel reparto. Il Covid si è abbattuto come uno tsunami su una sanità provata da anni di tagli. Dire adesso che tutto va male non servirà a vincere la guerra. Lavorare insieme invece sì”, conclude Saiu.