Diventano 11 i Comuni sardi che hanno stretto le maglie della rete di prevenzione dei contagi da covid. Gli ultimi Villa San Pietro, Burcei e Soleminis, nel Sud dell’Isola. A preoccupare i sindaci sono soprattutto le varianti, che, come più volte ribadito dall’Istituto Superiore della Sanità, hanno una contagiosità più elevata rispetto al virus primitivo.
“Il tasso dei casi positivi calcolato negli ultimi 7 giorni – dichiara il sindaco di Burcei Simone Monni per spiegare l’entrata in zona rossa – è ben superiore al valore previsto per legge di 250 casi positivi ogni 100 mila abitanti criterio per l’individuazione delle zone rosse, inoltre, è stato evidenziato che in buona parte dei casi esaminati vi è la condizione tipica di presenza di variante del virus. L’ATS rileva che secondo le indicazioni tecnico scientifiche la situazione epidemiologica presenta le condizioni di un rapido peggioramento con la probabilità di un ulteriore incremento della diffusione del virus”.
“Dispiace tutto questo, scrive sui social la sindaca di Soleminis Rita Pireddu – perché sarà motivo di forte disagio per le famiglie che dovranno confrontarsi con la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado del territorio comunale. Questo il risultato di atteggiamenti non adeguati alla situazione del momento. Certamente non dalla grandissima parte di voi. Ma è sufficiente che un piccolo gruppo di persone abbiano dei comportamenti irresponsabili che il danno è fatto e lo paghiamo tutti quanti. Mi dispiace ma sono davvero molto amareggiata”.
Gli altri 8 Comuni rossi sono Golfo Aranci in Gallura, Bono, Uri e Pozzomaggiore nel Sassarese, Sindìa e Gavoi in provincia di Nuoro, Samugheo nell’oristanese e Sarroch sempre nella parte meridionale dell’ isola.