Dopo la notizia di una brusca frenata nelle somministrazioni dei vaccini anti-Covid, in Sardegna la campagna accelera e restituisce un dato record dall’inizio delle inoculazioni. Secondo il monitoraggio del Governo, infatti, nelle ultime 24 ore sarebbero state inoculate 28.508 dosi. Più del doppio rispetto al precedente.
Le dosi finora somministrate sono 565.478 sulle 659.940 disponibili (pari all’85,7%). Stando ai dati del report, nell’Isola risultano sinora somministrati 160.967 vaccini agli over 80, 80.954 agli anziani dai 70 ai 79 anni, 38.913 a persone dai 60 ai 69 anni, 91.945 agli operatori sanitari e sociosanitari, 36.928 a personale non sanitario impiegato in strutture sanitarie e attività lavorative a rischio, 87.505 a soggetti fragili e caregiver, 18.067 ad ospiti di strutture residenziali, 11.205 al comparto Difesa e Sicurezza, 22.933 al personale scolastico e 7.250 dosi a persone nella categoria “Altro”.
Per quanto riguarda il rallentamento registrato in precedenza, l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, ha parlato di 3 cause principali: la sospensione della consegna dei vaccini AstraZeneca, il cambio di piattaforma per le prenotazioni e la difficoltà nel raggiungere le persone fragili. L’assessore ha spiegato che, delle 51mila dosi di AstraZeneca, circa 30mila saranno destinate alle prime dosi mentre le altre dovranno essere conservate per le seconde dosi che saranno somministrate a fine maggio.
La Regione potrà contare su circa 220mila vaccini Pfizer e 40mila Moderna. Nieddu ha poi parlato delle fasce di età vaccinate ribadendo, tra le altre, che l’Isola non è indietro sugli over 80. Per Massimo Temussi, commissario straordinario dell’Ats, entro questa settimana si porteranno a termine le vaccinazioni degli 80enni.
L’assessore Nieddu ha riferito che è stato inoltre risolto il problema dei diabetici, mentre risulta al vaglio la situazione dei soggetti che hanno rinnovato la tessera sanitaria, dei caregiver, per i quali si starebbe valutando la calendarizzazione di giorni dedicati per recarsi negli hub, mentre per i fragili, che ancora non sono stati chiamati, è stata aperta da venerdì scorso la possibilità di prenotarsi attraverso il portale.
Temussi e Nieddu hanno sottolineato il massimo impegno a fronte di una difficoltà nella programmazione di medio e lungo termine a causa dell’incertezza sulle dosi in arrivo ogni mese. Il commissario straordinario ha aggiunto che le vaccinazioni potrebbero registrare una sensibile accelerazione se i medici di famiglia aderissero alla campagna: attualmente, su circa 1250 medici avrebbero aderito poco più di 200, nonostante la Regione abbia garantito loro “3.60 euro per l’anamnestica, 6.40 euro per la somministrazione, 18 euro invece per le vaccinazioni a domicilio” si legge in una nota.
L’Ats fornirà le siringhe pronte per la somministrazione. Temussi ritiene inaccettabile che un medico di famiglia non vaccini i propri pazienti e auspica l’intervento di una norma nazionale sulla questione.
In commissione Salute, presieduta da Domenico Gallus (Udc Cambiamo), dall’assessore regionale della Sanità e dal commissario straordinario dell’Ats, il primo ha sottolineato l’utilità dei mini hub per le somministrazioni e il vicepresidente della commissione, Daniele Cocco (Leu), ha ricordato la buona riuscita della campagna nel Goceano grazie alla collaborazione tra sindaci, medici di famiglia e centri vaccinali.