È quella del 15 ottobre la data che ha scatenato l’escaltion di vittime e contagi Covid nell’isola. A metà del mese scorso i morti dall’inizio dell’emergenza erano 169 – distribuiti in 8 mesi -. Oggi i decessi attribuiti al Coronavirus sono 427 – 258 nuove vittime in soli 43 giorni.
Una seconda ondata più violenta e che ha abbassato l’età media delle persone colpite. Oggi l’isola piange altri 9 sardi: sei uomini e tre donne di età compresa tra i 66 e i 96 anni. Le vittime erano residenti tre nella Città Metropolitana di Cagliari, tre nella provincia di Sassari e tre nelle province di Nuoro, Oristano e Sud Sardegna.
Pressoché stabili i contagi. L’aggiornamento dell’Unità di Crisi non si discosta tanto dai circa trecento casi al giorno che ci ha portato in poco più di un mese a 20.419 casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. Oggi si registrano 375 nuovi casi, 191 rilevati attraverso attività di screening e 184 da sospetto diagnostico. In totale sono stati eseguiti 362.926 tamponi con un incremento di 3.334 test.
Migliorano oggi le notizie dagli ospedali. Sono 528 i pazienti attualmente ricoverati in ospedale in reparti non intensivi – sette in meno rispetto al dato di ieri – mentre è di 71 (-2) il numero dei pazienti in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 12.556.
Il dato progressivo dei casi positivi comprende 6.749 (+164) pazienti guariti, più altri 88 guariti clinicamente. Sul territorio è sempre il sassarese la zona più colpita che oggi tocca le 7500 persone contagiate da inizio emergenza. 4245 I casi complessivamente accertati nella Città Metropolitana di Cagliari, 3.262 (+27) nel Sud Sardegna, 1.697 (+72) a Oristano, 3.715 (+91) a Nuoro.