«Riteniamo che quanto deciso dalle singole Direzioni Aziendali in merito alle modalità con le quali l’ATS Sardegna ha deciso di reclutare il personale infermieristico per le Unità speciali di continuità assistenziale (USCA), non valorizzi e riconosca la rilevanza della professione infermieristica e l’impegno che queste figure mostrano sempre e stanno mostrando anche in questo difficile periodo».
A scriverlo in una lettera inviata all’assessore regionale alla sanità, Mario Nieddu, e al commissario straordinario dell’Ats, è stata la Segretaria dell’Fsi Sassari, Mariangela Campus.
«Le Aziende – aggiunge – stanno dimostrando di non avere alcuna idea di come la continuità assistenziale si strutturi senza tenere conto dell’importanza del supporto che gli infermieri danno ai medici. Si evidenzia che la non menzione della professione infermieristica nel decreto stia portando attualmente al reclutamento di infermieri sottopagati. È urgente quindi concordare immediatamente una proposta operativa per la gestione di tale equipe e che venga concesso un compenso adeguato anche per gli infermieri».
«Al nostro sindacato infatti – prosegue Campus – , sono pervenute numerose lamentele da parte del personale infermieristico inerenti le modalità con le quali l’ATS Sardegna ha deciso di reclutare il personale infermieristico per le Unità speciali di continuità assistenziale (Usca), inserite nel contesto delle cure primarie».
«Il D.L. n. 14 del 2020 ha creato – aggiunge – un modello organizzativo territoriale finalizzato alla gestione domiciliare dei pazienti affetti da Covid-19 che non necessitano il ricovero ospedaliero e nel decreto non sono stati menzionati gli infermieri. L’assessorato regionale della Sardegna, riprendendo tale decreto legge, con deliberazione n. 17/10 del 1.04.2020, ha esteso oltre alla manifestazione d’interesse dei medici, il reclutamento anche in forma diretta di “altri sanitari eventualmente disponibili per le funzioni di presa in cura dei pazienti affetti da Covid-19».
«La Determinazione del direttore Assl Sassari n. 633 del 22/04/2020 – conclude Campus – istituisce le Unità speciali di continuità assistenziale per un periodo di due mesi eventualmente prorogabili. È stata stabilita per i medici una remunerazione con un compenso lordo di € 40,00 l’ora mentre agli infermieri spetta un incremento di 100 ore di straordinario da suddividere tra i 12 dipendenti operativi nell’Usca. L’Unità speciale è attiva sette giorni su sette, dalle ore 8.00 alle ore 20.00 (8 h di straordinario ad infermiere per 2 mesi».