La Candelora è una ricorrenza in cui sacro e profano si mescolano e convivono; dove la fede e la tradizione siedono accanto l’una all’altra e si sostengono. La Candelora è, prima di tutto, una festa cristiana: la festa della Purificazione di Maria e la Presentazione di Gesù al Tempio. Originariamente veniva festeggiata il 14 febbraio, quaranta giorni dopo l’Epifania (in questo giorno si celebrava il Natale nella Chiesa d’Oriente), mentre sarà Giustiniano, nel 542 a spostarne la data al 2 febbraio.
Maria doveva purificarsi e il bambino essere portato al tempio perché le leggi di Mosè dicevano che una partoriente dovesse essere considerata impura per quaranta giorni in caso di figlio maschio ed essere purificata insieme al bambino nel tempio. In più ogni primogenito era da considerare come un’offerta al Signore, che poteva essere riscattata solo attraverso un sacrificio. Gli ebrei facevano coincidere così il momento della purificazione e quello del riscatto e Maria e Giuseppe non fecero eccezione: quaranta giorni dopo la nascita di Gesù, si recarono al tempio e svolsero i riti richiesti.
Durante la celebrazione liturgica del 2 febbraio vengono anche benedette le candele e i ceri che vengono distribuiti durante la messa. Questi sono simbolo di Cristo che viene sulla terra per illuminare il cammino degli uomini. A questo punto la tradizione si mischia alla fede, infatti è credenza popolare che le candele, accese, possano proteggere dai lampi, dalle grandinate violente e dalle malattie.
Tradizionalmente è questo il giorno in cui si pensa che l’inverno finisca, contrariamente alla canonica divisione stagionale. Infatti la Candelora è, nella tradizione, uno spartiacque meteorologico più che temporale, ma paese che vai, proverbio che trovi. In Emilia Romagna, a Trieste, in Calabria, Umbria, nel lodigiano il responso è chiaro: se il 2 febbraio c’è il sole, l’inverno è finito, mentre se piove o nevica, la stagione fredda è ancora in corso e durerà per altri quaranta giorni. Ma in Toscana, ad esempio, il proverbio è un altro e contraddice gli altri, infatti se piove o nevica, l’inverno è finito, ma se c’è il sole, invece, durerà ancora a lungo.
Benché qualcuno abbia voluto vedere nella Candelora un tentativo di soppressione della fiaccolata dei Lupercalia – dei riti pagani che si svolgevano nel mese di febbraio – non ci sono abbastanza prove per sostenere una tesi del genere, anche se è da notare come sia la Candelora cade nel mese delle Februa, le purificazioni che avvenivano proprio durante i riti pagani.
In Sardegna e in particolare nella città di Oristano il giorno della Candelora è particolarmente sentito in quanto è proprio questa la giornata in cui iniziano i preparativi della Sartiglia.