“Per rendere meno amara la decisione, inevitabile ma dolorosissima per tutti i sardi, e principalmente per i fedeli di sciogliere il voto a Sant’Efisio il 3 maggio senza la consueta festa”, spiega Stefania Masala, commissario dell’ISRE, “l’Istituto Etnografico ha accolto con entusiasmo la proposta del Gruppo Unione Sarda di trasmettere il primo maggio in prima serata su Videolina alle ore 21 il documentario “Efis Martiri Gloriosu” di Gianfranco Cabiddu, prodotto dall’ISRE nel 1999, autorizzandone la messa in onda a titolo gratuito. Siamo felici di avere messo a disposizione dei sardi anche alcune preziose immagini della Festa di Sant’Efisio, provenienti dall’archivio fotografico storico Isre e risalenti ai primi anni del Novecento, che saranno distribuite dal quotidiano L’Unione Sarda”. “La Festa di Sant’Efisio” – prosegue Stefania Masala “è un atto di fede che da vicenda intima e personale diventa valore comunitario. E così ci auguriamo che questo atto di fede devota, che non può prescindere da una comunità in ascolto e in preghiera, sarà presente seppure indirettamente anche stavolta, anche attraverso queste iniziative di solidarietà digitale che confermano la volontà di portare avanti politiche di collaborazione tra sfera pubblica e privata e di supportare i cittadini in questo periodo di quarantena da contenimento del Covid-19”. Entusiasta il regista Gianfranco Cabiddu: “Efis Martiri Gloriosu racconta una manifestazione complessa, popolare e di fede che dura un anno intero. Da come nasce dietro le quinte, quali sono le procedure, le scelte che stanno dietro ogni passaggio, le attività quotidiane, arrivando a questa sintesi: Sant’Efisio è un atto d’amore”. In foto lo storico Decano Salvatore Viola
Efis Martiri Gloriosu questa sera il documentario Isre
