«Il nostro progetto è quello di una Sardegna Covid-free, i turisti sono i benvenuti». È questo l’invito che fanno i Riformatori a chi si appresta a trascorrere le vacanze in Sardegna in totale sicurezza. I consiglieri regionali Aldo Salaris e Michele Cossa, nei propri canali di informazione social, spiegano l’idea condivisa da tutta la maggioranza al governo della Regione.
«Sostengo l’idea di un test, semplice, veloce, economico, alla portata di tutti, che si possa trovare nel supermercato sotto casa, in farmacia – spiega Aldo Salaris – Un test che non vuole diventare un freno agli spostamenti ma anzi, un incentivo per una vacanza in totale sicurezza per tutti. È questo che stiamo chiedendo al governo nazionale, un segnale di responsabilità per la sicurezza e la tutela della salute di tutti i cittadini». Salaris fa poi riferimento a quando è scoppiata l’epidemia e alla fatica e insistenza del Presidente della Regione nei confronti del governo nazionale affinché venisse autorizzata la chiusura di porti e aeroporti. «Oggi possiamo affermare che è stata una soluzione efficace che ha evitato l’espansione incontrollata del virus nella nostra Isola. Abbiamo agito nell’interesse e a tutela della salute dei Sardi» è la considerazione del capogruppo dei Riformatori.
«Sosteniamo il turismo, e le misure economiche varate dalla Regione vanno in questa direzione, senza dimenticare che la salute è il bene primario da tutelare» è la dichiarazione di Michele Cossa che prosegue: «Non possiamo consentire “arrivi incontrollati”. Siamo un’Isola, e se qualcosa andasse storto finiremmo per pagare un prezzo troppo alto». Cossa propone tre vie da seguire: consentire a chi vive di turismo di chiudere una stagione che comincia azzoppata; pretendere che il Governo ascolti le nostre ragioni; avere fiducia in chi sta lavorando per noi, cercando tutte quelle soluzioni utili per mettere in sicurezza i sardi. Il dibattito per capire come consentire ai turisti di sbarcare in Sardegna senza far correre rischi a nessuno è ancora in corso.
Il Presidente Christian Solinas ha parlato di un piano B, un sistema di registrazione dei passeggeri e un questionario epidemiologico da far compilare al turista che arriva in Sardegna. «Sarebbe utile perché consentirebbe a chi dovrà effettuare controlli di sapere esattamente dove farli, inutile concentrarsi in una località se il grosso è altrove. Si sta pensando anche a un incentivo per chi volesse sottoporsi al test, un bonus da spendere in Sardegna» è la spiegazione di Michele Cossa.