“Come spesso mi accadeva negli anni dell’Università, ho vissuto questa partenza passando per differenti stati d’animo. Magari qualcuno potrebbe sorridere se io parlassi di ansia e di paura di partire. Dopotutto sto viaggiando in Italia, non certo nello Yemen – racconta Francesco Accardo – Tuttavia credo sia normale avere un attimo di paura o almeno di ripensamento. E devo dire che quando mi sono imbarcato sulla nave (su cui proprio non volevo salire!) è passato tutto ed è subentrata l’eccitazione assieme alla voglia di cominciare subito, di visitare e di conoscere luoghi nuovi e per me totalmente inesplorati”
Tramonti: Francesco Accardo pedala lungo la Sicilia

Francesco Accardo sta pedalando lungo la Sicilia, da Palermo a Cefalù e poi a Capo d’Orlando. Il meteo meraviglioso e caldo ha già lasciato sul viso e sulle braccia la tipica abbronzatura da cicloturista. L’ansia della partenza ha lasciato il posto all’adrenalina e alla bellezza del viaggio.
Oggi Francesco è passato per il Parco di Fiumara d’Arte, facendo sosta alla scultura del 1986 “La Materia poteva non esserci” di Pietro Consagra, a Castel di Tusa, per poi visitare nella stessa località lo splendido museo-atelier-albergo “Atelier sul mare” con una stanza allestita da Maria Lai.
“Queste prime sue tappe – spiega il direttore della Fondazione Siotto – me le sono imposte ben prima di partire. Il primo giorno da Palermo a Cefalù e il secondo fino a Capo d’Orlando. Ma già la tappa di domani cambierà”.
La bellezza del viaggio in bicicletta è proprio questa, non essere legato ad alcun mezzo di trasporto e fare affidamento solo sulla forza delle proprie gambe. Bici sempre pronta, donata dal T-Hotel e consigliata dal maestro Pistidda, adatta ai lunghi viaggi. Una e-bike da touring con un’autonomia di un centinaio di chilometri.
“Domani – spiega infatti Francesco – anziché andare diretto a Messina, sarebbero 110 km, devierò e mi fermerò a Milazzo. Perché ho capito, fortunatamente, che non mi insegue nessuno e che voglio vedere posti nuovi e conoscere persone nuove.
Capo d’Orlando, domenica 8 giugno 2020 #progettotramonti”

Erika Pirina
Quando ho iniziato questa professione portavo ancora gli anfibi ai piedi. Oggi sono una ciclogiornalista al servizio del territorio
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