La Finestra sull’Isola di questa settimana si apre sulla bellissima fonte sacra di Su Tempiesu a Orune. Prima di addentrarci su cosa sia esattamente e perché è così importante, vogliamo raccontarvi come siamo arrivate a scegliere questo luogo.
A suggerire questo sito archeologico, infatti, è stato un fotogramma dell’ultimo live action “Artemis Fowl”, adattamento cinematografico dell’omonimo libro di Eoin Colfer. O, per essere più precisi, il suggerimento viene dall’australiano James Attens che si è reso conto di questo dettaglio: al nono minuto circa del lungometraggio Disney, il padre di Artemis Fowl sfoglia un diario in cui appaiono nitide delle coordinate GPS, l’indirizzo Str Sa Costa e Sa Binza, Province Nuoro e poi le parole in italiano: vestibolo, fonte principale, pozzetto (fonte madre). Cercando le coordinate 40°24’41″N 9°24’47″E, Google Maps ci porta alla fonte sacra di Su Tempiesu. È chiaro quindi che non possiamo pensare a un semplice caso, soprattutto sapendo bene quanto la Disney sia famosa per i suoi Easter Eggs. La domanda è ovvia: perché il regista Kenneth Branagh ha deciso di inserire questi elementi? Per avere una risposta dobbiamo finalmente spalancare la nostra finestra sulla fonte sacra di Su Tempiesu.
La Sardegna custodisce le testimonianze di un’antica civiltà, quella nuragica. Tra queste vi sono i pozzi sacri: templi dedicati al culto delle acque e della dea madre. Nella località Sa Costa e sa Binza, tra la rigogliosa vegetazione di macchia mediterranea e la sorgente di acqua fresca è situato Su Tempiesu, unico nel suo genere per lo stato di conservazione, l’originalità e l’accuratezza costruttiva. Il monumento è costituito dalla fonte principale, con quattro gradini, ricoperti d’acqua, perennemente alimentata da una falda acquifera sottostante. La fonte è coperta da un tetto a doppio spiovente ed è preceduta da un vestibolo chiuso da un muretto dentro il quale è scavata una seconda piccola fonte che riproduce in scala ridotta quella maggiore.
Durante gli scavi sono stati ritrovati diversi oggetti votivi, che indicano la funzione sacra di quest’area, bronzetti lasciati come offerta. La fonte viene vista quindi come portatrice di vita e per questo sacra, esattamente come la madre. È questa è la stessa annotazione presente nel diario del padre di Artemis Fowl quando scrive pozzetto (fonte madre). E potrebbe essere stata un’annotazione presa dallo stesso Eoin Colfer, quando è venuto in Sardegna nel 2014, per il festival TutteStorie, e che potrebbe aver suggerito al regista di inserire all’interno del film.
Artemis Fowl è un film che parla di magia, in cui le creature magiche sono rinchiuse sotto terra, sono strettamente connesse con la natura e sono in netta contrapposizione con la vita moderna condotta dagli esseri umani, distanti dalla natura. Ecco che quindi la citazione riguardante quella valle incantata, in cui al centro si trova la fonte sacra, prende significato. Per gli antichi nuragici, capaci di individuare la posizione delle falde acquifere, l’acqua sgorgava dalla madre Terra e portava loro benessere e natura. E questa è tuttora la vera magia.