Aperto anche alle province sarde, con 48mila euro in premi per persone e scuole di secondo grado, il concorso rientra nel contest Circular ports-Impatti-No e si chiude il 30 marzo 2021. Nato dalla cooperazione Italia-Francia, il progetto punta a sensibilizzare le collettività sul riuso in ambito portuale. L’Università di Cagliari in prima fila con i trasportisti guidati da Paolo Fadda.
Inquinamento da plastiche e acque di lavaggio delle cisterne. Mette a disposizione premi fino a 48mila euro ed è finanziato dal Programma di cooperazione territoriale Interregionale Italia-Francia Marittimo 2014/20.
Il bando del progetto si chiude il 30 marzo prossimo.
Punta a migliorare la gestione del trattamento dei rifiuti e dei reflui prodotti dalle navi e di quelli generati dalle attività umane nei porti, secondo le logiche e le finalità di un modello di economia circolare (remanufacturing, ovvero riuso).
Più precisamente, la possibilità di allungare la vita utile dei beni e sottoporre gli scarti a operazioni di riciclo e recupero energetico per ottenere materie in grado di produrre valore.
“In questo modo – spiega Paolo Fadda, responsabile scientifico del progetto per l’ateneo di Cagliari – si rafforza la protezione delle acque marine, soprattutto nei porti e nei pressi delle coste, secondo una logica di sistema in cui i rifiuti e le acque reflue possono essere trattati nel luogo di produzione o in mare su navi specializzate o trasferite da un porto all’altro nella stessa zona marittima dell’Alto Tirreno, superando, quando necessario, i confini dello stesso sistema portuale”.
In poche parole, Impatti-No mette al centro due specifiche tipologie di rifiuti: le plastiche e le acque di lavaggio delle cisterne, entrambi con impatti molto significativi sull’ambiente.
Idee innovative, sviluppo imprenditoriale e aree di realizzazione. Per la Sardegna il Contest prevede attività da realizzarsi all’interno delle province di Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e Olbia-Tempio. In lizza anche le province di Toscana e Liguria.
Possono partecipare al Contest:
- Persone fisiche, singole o in gruppo, che intendano avviare un’attività di impresa con sede principale e/o operativa in uno dei territori di competenza dei partner;
- Istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado con sede legale e/o operativa nelle province di Livorno, Grosseto, Genova, Imperia, Savona, La Spezia, Cagliari, Sassari, Nuoro, Oristano, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e Olbia-Tempio. Il Premio è riservato a quanti propongano idee innovative sui temi e per gli obiettivi del Contest, finalizzate a uno sviluppo imprenditoriale.
Il premio è costituito da conferimenti in denaro che saranno assegnati alle migliori candidature di idee, sulla base di modalità, criteri, condizioni e entità definite nel bando.
Le idee vincitrici saranno illustrate in un Catalogo, sotto forma di schede sintetiche, divulgate e promosse dai partner del progetto.
Invece per quanto riguarda oli, vetro, metalli e altri rifiuti prodotti nei porti?
Il progetto – si legge nel bando – promuove la sensibilizzazione della collettività del territorio transfrontaliero e sostiene la presentazione di idee innovative finalizzate a sviluppare, all’interno di un’ottica di economia circolare, la valorizzazione dei rifiuti prodotti nei porti e sulle navi, come materia prima secondaria, nell’ottica del riuso in ambito portuale e urbano.
Al riguardo, “Impatti-No” intende attivare un concorso per l’identificazione e lo start up di idee innovative aventi per oggetto, nell’ottica di un’economia circolare rigenerativa, lo sviluppo di una catena di valore, attraverso forme di allungamento della vita utile (es. riuso, remanufacturing, rigenerazione,) e/o innovazioni dei processi di riciclo e recupero energetico, relativamente ai rifiuti più comunemente generati in ambito portuale”.
Tra questi: rifiuti domestici ed assimilabili, quali rifiuti da imballaggio (plastica, carta e cartone, vetro, metalli, materiali misti, etc.), rifiuti biodegradabili di cucina e mense/altri rifiuti biodegradabili, rifiuti ingombranti, altre frazioni anche pericolose; rifiuti delle operazioni di costruzione e demolizione; Acque di lavaggio delle cisterne; oli esausti; altri.
Attenzione. La domanda di partecipazione e i relativi allegati sono scaricabili dal sito https://www.lg.camcom.it/pagina2696_contest-circular-ports.html
Le domande, in formato Pdf, potranno essere presentate entro il 30 marzo 2021.
Nell’oggetto della PEC va indicata la dicitura “Contest CIRCULAR PORTS – IMPATTI-NO”.
Un progetto geniale e brillante, per poter rivalutare e migliorare i porti sardi.
Un passo in avanti verso un mondo pulito, ecologico e soprattutto, sostenibile.