UN BUFFO RESOCONTO DI FINE ANNO PER RICORDARE IL 2020 CON IL SORRISO.
Caro 2020, cosa devo dirti?
Dovrei mandarti al diavolo o dovrei amarti?
Dovrei capirti? Oppure dovrei semplicemente ignorarti?
Mi hai fatto vivere l’impossibile, scenari da fantascienza, attimi di paura, notti insonni, gioie, momenti di pura felicità! In poche parole, mi hai reso migliore.
Dovevi essere l’inizio del nuovo decennio, dovevi essere un anno tranquillo come tutti gli altri, e invece, sei stato una sorpresa per tutti noi.
La crisi tra America e Medio Oriente, la morte di Kobe Bryant, la pandemia di Covid – 19, la chiusura delle scuole di tutto il paese, il lockdown, la DAD, le conferenze di Conte la sera, i DPCM, il fenomeno “congiunti”, i camion militari a Bergamo che portavano via le bare, i medici, da eroi a seminatori di panico, e poi l’estate, la voglia di libertà, la rinascita, l’assassinio di George Floyd, i movimenti BLM, la fine della quarantena, i sardi battezzati untori dal resto d’Italia, la tentata riapertura delle scuole, poi di nuovo a casa, i liceali si trovano di nuovo al PC, Biden diventa il nuovo presidente degli USA, la morte di Maradona, il Natale, zona rossa, zona arancione.
Ok. Stop. Fermo un attimo.
Non ci hai dato neanche il tempo di riflettere su ciò che stava accadendo che subito mettevi altra carne sul fuoco.
Caro 2020, sei stato un anno infausto, bastardo a morire e soprattutto impossibile da capire.
Mi hai regalato l’amore, quello più bello, mi hai fatto conoscere il dolore, la delusione. Mi hai provocato gioia immensa.
Mi hai fatto capire che senza fatica e impegno non si va avanti. Mi hai fatto amare la pallacanestro.
Mi hai fatto conoscere persone meravigliose.
Hai fatto tantissimo per me 2020, sicuramente mi hai reso una persona migliore.
Purtroppo, hai portato via tanti grandi personaggi però.
Kobe, Sepulveda, Maradona, Paolo Rossi, Ennio Morricone, David Stern, K. C. Jones, Ezio Bosso, Franca Valeri, Chadwick Boseman, Van Halen, Sean Connery, Gigi Proietti e tantissimi altri.
Ti sei preso le vite di milioni di persone: civili, infermieri, militari, operatori. Innocenti.
Alti e bassi. Sei un anno senza continuità.
Ormai sei quasi giunto al termine, finalmente.
Hai lottato duramente, ma alla fine l’abbiamo spuntata noi.
Caro 2020, sarai anche stato un anno terribile e difficilissimo, ma devo ringraziarti.
Grazie per tutto ciò che hai fatto, grazie per i valori che hai insegnato.
Grazie a chi ha passato tutti i giorni sul fronte a combattere il nemico invisibile, cercando di salvare più vite possibili, rimanendo giorni senza dormire.
Grazie alle persone care che ci sono state affianco nei momenti di difficoltà e che hanno saputo aiutarci.
Quest’anno ha lasciato scolpito nei nostri cuori e nei nostri ricordi tantissimi momenti, spetta a noi non dimenticare per poter essere migliori.
Tenete a mente gli insegnamenti ricevuti quest’anno, e fatene tesoro per il resto della vostra vita.
Il 2020 è finito, andate in pace.